News |
|
Martedì 30 Giugno 2009  |
Decoder digitale, basta il solo codice fiscale |
Prescrizioni del garante privacy per le procedure d'acquisto Va trasmesso solo il codice fiscale di chi usufruisce del contributo per l'acquisto del decoder digitale. Dall'agenzia delle entrate al ministero dello sviluppo economico non deve transitare altro. La prescrizione è del garante della privacy che in un suo provvedimento (doc. web 1612009) ha posto alcuni paletti a tutela del tele-utente. Tutto parte dalla esigenza di far avere al ministero i dati dei soggetti che possono avvantaggiarsi del contributo (residenti nelle aree interessate dalla transizione alla nuova tecnologia, abbonati in regola con il pagamento del canone Rai e, titolari di reddito pari o inferiore a 10 mila euro e di età pari o superiore a 65 anni). Il contributo viene erogato con uno sconto sul prezzo del decoder e successivo rimborso al rivenditore per il tramite di Poste Italiane spa. Il rivenditore consulterà un sito e verificare se l'acquirente rientra tra gli aventi diritto. Secondo il Ministero era necessario acquisire i dati dei destinatari del contributo preventivamente selezionati dall'Agenzia delle entrate e consentire ai rivenditori la conservazione dei dati fino alla conclusione del passaggio al digitale da parte di tutte le emittenti (cosiddetto switch off) e conseguente conclusione delle procedure di rimborso dei contributi.
Italia Oggi
|
torna all'archivio News |
|
|
|