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Giovedì 5 Novembre 2009  |
Pvc ok se completo |
Una sentenza della Cassazione dice no all'Agenzia. L'atto parziale sgonfia la verifica Il processo verbale di constatazione della guardia di finanza incompleto fa saltare l'accertamento del fisco. Né, ha sancito la Corte di cassazione con la sentenza n. 23176 del 2 novembre 2009, il giudice può rimediare d'ufficio alla mancanza di prove. Nelle motivazioni la sezione tributaria sottolinea come sul fronte prova i poteri esercitabili «d'ufficio», dalla ctp siano davvero un rimedio «eccezionale». Partendo da questa premessa la Cassazione ha dato risposta negativa all'Agenzia delle entrate che chiedeva se «in presenza di accertamento di maggior reddito nei confronti di una società di capitali, risultante da inesistenza di costi dichiarati, l'eventuale incompletezza del pvc depositato in giudizio, sul quale l'accertamento si fonda, comporti o meno l'obbligo per le commissioni tributarie, quale giudice del merito, di prendere in considerazione la prova documentale, sia pure incompleta, fornita dall'ufficio ma tuttavia, dallo stesso ritenuta sufficiente a fondare il recupero, anziché procedere all'annullamento integrale del rilievo senza aver valutato l'idonietà del documento a legittimare la pretesa».
Italia Oggi
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