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Mercoledì 28 Aprile 2010  |
Videosorveglianza, regole certe |
Un provvedimento del Garante per la privacy aggiorna le disposizioni dettate nel 2004. Camere anti-bullismo e per verificare lo smaltimento rifiuti Regole più certe per la videosorveglianza; che diventa possibile anche per verificare il corretto smaltimento dei rifiuti e nelle scuole contro gli atti vandalici. Il Garante della privacy ha emanato il nuovo provvedimento sulla videsorveglianza (datato 8 aprile 2010), che va a sostituire il precedente del 29 aprile 2004. Una delle principali ragioni del nuovo intervento sta nell'aumento dei compiti per i comuni, cui la legge ha nel frattempo attribuito specifiche competenze in materie incolumità pubblica e la sicurezza urbana. L'intervento revisiona nel complesso le regole sulla videosorveglianza dettagliando gli obblighi di informativa (sono previsti appositi cartelli per segnalare la presenza di telecamere collegate con le sale operative delle forze di polizia) e di verifica preliminare del Garante: prima della attivazione devono avere l'ok del garante i sistemi che presentino rischi per i diritti e le libertà fondamentali delle persone, come i sistemi tecnologicamente avanzati o «intelligenti». Ora scatta un periodo che, a seconda degli adempimenti, va da un minimo di sei mesi ad un massimo di un anno entro il quale enti pubblici e privati devono adeguarsi.
Italia Oggi |
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