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Venerdì 5 Novembre 2010  |
Lettera del direttore delle Entrate Attilio Befera ai dirigenti: servono controlli di qualità |
Accertamenti non ad ogni costo, ma di qualità e orientati alla correttezza e alla trasparenza. Se da una verifica non emergono fatti concreti da contestare, i funzionari del fisco non devono appigliarsi a «pseudoinfrazioni formali», andando a cercare il cavillo per poter in ogni caso procedere a una rettifica solo per evitare che il controllo possa apparire infruttuoso. Perché «se il contribuente ha dato prova sostanziale di buona fede e di lealtà nel suo rapporto con il Fisco, ripagarlo con la moneta dell'accanimento formalistico significa venire meno a un obbligo morale di reciprocità». A delineare questo lato umanizzato e comprensivo del fisco è il direttore dell'Agenzia delle entrate, Attilio Befera, nella nota prot. 2010/153551 del 29 ottobre 2010 inviata ai direttori centrali e regionali, quindi di fatto a tutto il personale dell'Agenzia.
Fonte: Italia Oggi
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