News |
|
Lunedì 10 Febbraio 2003  |
Le Regioni moltiplicano le borse di studio |
Le regole per gli assegni di studio destinati a ridurre l'onere delle famiglie i cui figli frequentano le scuole paritarie sono ancora in via di definizione. La Finanziaria 2003 ha infatti stanziato fino a 30 milioni di euro per ogni anno da qui al 2005. La disciplina dovrà, in qualche modo, essere raccordata con i benefici già messi in campo dalla legge 62/2000, che ha istituito il sistema pubblico d'istruzione, in cui trovano spazio le scuole pubbliche e le scuole paritarie. I fondi sono destinati a borse di studio per gli studenti delle scuole statali e paritarie che appartengono a nuclei familiari con un "tenore di vita" non alto, determinato in base all'Isee (Indicatore della situazione economica equivalente), che tiene conto della "ricchezza" del nucleo e del numero dei componenti. Sono le Regioni a stabilire quale tipo di spese può essere "rimborsato" - i trasporti, le mense, gli oneri di frequenza eccetera - e a individuare l'importo massimo delle borse di studio. L'importo minimo, comunque, è pari a 51,65 euro. E’ da notare, comunque che gli aiuti allo studio, anche agli istituti non statali, non si fermano alla legge 62. Diverse Regioni hanno infatti varato leggi che integrano le sovvenzioni, sempre a beneficio dell'intero “sistema di istruzione”. (Fonte: Il Sole 24Ore)
|
torna all'archivio News |
|
|
|