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Mercoledì 19 Febbraio 2003  |
Professionisti, linea dura sulla cassa |
La norma di comportamento 151, elaborata dall'Associazione dottori commercialisti di Milano, conferma l'applicabilità del criterio "di cassa" per la deduzione dal reddito imponibile degli esercenti arti e professioni delle spese sostenute per l'acquisto di beni immateriali e per quelle aventi natura pluriennale. Per la Commissione, non è condivisibile la posizione espressa dall'agenzia delle Entrate con Ris. n. 117/E del 12/4/2002, che afferma - in risposta a un interpello in materia di Tremonti-bis - che il costo di acquisto di un software applicativo, deve essere dedotto dal reddito imponibile per quote costanti in misura non superiore a un terzo, a prescindere dall'effettivo pagamento. L'interpretazione dell'agenzia non appare condivisibile in quanto essa ritiene applicabili per analogia alla determinazione del reddito di lavoro autonomo disposizioni che il legislatore ha previsto esclusivamente per la determinazione del reddito d'impresa. (Fonte: Il Sole 24Ore) |
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