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Martedì 9 Settembre 2003  |
Il concordato al bivio delle aliquote |
Per il concordato preventivo per il 2003 e il 2004 sembra di capire che il riferimento di partenza e quindi la voce sulla quale avviene il concordato interessi i ricavi e non il reddito. Concordare il reddito, infatti, vorrebbe dire eliminare tutti i possibili controlli ai fini delle imposte dirette ma anche, nei fatti, la tenuta della contabilità e, quindi, in definitiva, rendere molto più appetibile il nuovo istituto. La proposta di concordato che dovrebbe arrivare alla platea dei soggetti interessati invece, si baserebbe su un livello di ricavi calcolato aggiornando quelli congrui per il 2001 con un tasso di crescita unico per tutti i contribuenti. Da precisare inoltre gli effetti dell'applicazione del nuovo prelievo al 23% sugli importi definiti con l'intesa biennale. Se l'applicazione delle nuove aliquote avvenisse su tutto il reddito, vi sarebbe una fascia consistente comunque tassata al 23%, con una riduzione di imposta significativa . Per evitare i problemi di gettito è stata ipotizzata l'introduzione di una clausola di salvaguardia per l'Erario. (Fonte: Il Sole 24Ore) |
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